Ritiro di Quaresima 2016

 

 Questa giornata ha visto gli Oblati del monastero riuniti a meditare sulla misericordia di Dio partendo dalla Parola del Vangelo proclamato in questa V domenica di quaresima.

 Gesù chiese all’adultera colta in flagrante: «Donna, dove sono (i tuoi accusatori)? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

 Già non peccare più!!! Eppure la nostra esistenza e la nostra vita spirituale sono continuamente segnate dal’errore, costellate da cadute e risalite che, più che ad un cammino, somigliano alle montagne russe!

 Fortunatamente l’approdo di questo continuo errare è caratterizzato dalla metànoia, dal cambiamento di prospettiva della nostra esistenza, che ci permette di rispondere alla domanda: chi ti ha condannato? Con la stessa certezza dell’adultera: “Nessuno Signore!” Questa certezza ci proviene dalla promessa che il Signore ci fa attraverso il profeta Isaia:

Ecco, io faccio una cosa nuova:

proprio ora germoglia, non ve ne accorgete?

Aprirò anche nel deserto una strada,

immetterò fiumi nella steppa.

 Lo straordinario che Dio opera nell’ordinario della nostra vita caratterizza il punto di svolta, il cambiamento di mentalità, ovvero la nostra conversione! Dunque, una strada ci guiderà nel nostro deserto, i fiumi della grazia irroreranno la steppa dei nostri errori e così il nostro deserto diverrà giardino! Germoglierà la nostra vita nuova!

 Avremo la fede per accorgercene? Ci lasceremo amare da Dio che non ci vuole condannare? Siamo disposti ad intraprendere quel cammino che ci porterà, nonostante noi, alla salvezza?

 

Danilo Mauro Castiglione

 Oblato Benedettino Secolare